
VBAC: COSA SAPERE
Il VBAC è una sigla in lingua inglese che indica il parto vaginale dopo un cesareo (Vaginal Birth After Caesarian).
Fino a qualche anno fa si riteneva erroneamente che, dopo aver subito un TC, per una donna non fosse più possibile sostenere un parto vaginale, poiché si pensava che l'utero dopo il cesareo non fosse più in grado di sopportare le sollecitazioni meccaniche che comporta il travaglio di parto.
Si credeva infatti che l'incisione chirurgica dell'utero, e la sua conseguente cicatrizzazione, ne avessero irrimediabilmente compromesso la capacità di contrarsi e di resistere allo sforzo, e pertanto si reputava che durante il travaglio, l'utero cesarizzato si sarebbe quasi certamente lacerato in corrispondenza della cicatrice, con conseguenze devastanti per la madre e per il feto.
Si è iniziato così a studiare, attraverso ricerche e studi eseguiti con metodo scientifico, le modalità ed i rischi associati al parto naturale dopo cesareo, attribuendogli il nome "VBAC" che ancora oggi viene comunemente utilizzato per indicarlo.
Con il tempo si è potuto appurare in modo certo ed inconfutabile che il rischio di rottura d'utero durante il VBAC è molto ridotto se l'assistenza al parto è prestata nel rispetto della fisiologia e dei tempi della mamma e del bambino.
I fattori che determinavano un'alta incidenza di rotture uterine, infatti, erano associati all'abuso di pratiche di medicalizzazione del parto, come ad esempio le induzioni farmacologiche innecessarie o l'utilizzo di tecniche invasive per velocizzare il travaglio e l'espulsione (es. ventosa e manovra di Kristeller). Queste ed altre metodiche, delle quali è stato fatto un uso eccessivo nell'epoca del boom della medicalizzazione della gravidanza e del parto (a partire degli anni '50), hanno spesso causato danni iatrogeni alle donne ed ai bambini, portando alla conclusione che l'eccesso di medicalizzazione non apporta nessun beneficio alla salute materno infantile, ma anzi produce interferenze nocive alla fisiologia del parto e causa un aumento indesiderato delle percentuali di cesarei.
Anche le tecniche chirurgiche hanno fatto notevoli progressi rispetto all'epoca dei primi VBAC: l'incisione longitudinale o quella a "T", che attingevano il corpo uterino, sono state sostituite dal taglio trasversale del SUI, eseguito prevalentemente con tecniche poco invasive quali ad esempio il metodo Stark.
Le evidenze scientifiche quindi hanno appurato in modo inequivocabile come il VBAC sia altamente raccomandabile in quanto più sicuro, per la mamma ed il nascituro, rispetto ad un cesareo ripetuto. La percentuale di rottura uterina durante il VBAC (comprendendo sia i casi di rottura che le più modeste deiescenze) è sovrapponibile a quella del parto di una primipara. E allora perché le donne trovano così tante resistenze nel realizzare un VBAC?
Nei paesi anglosassoni il VBAC è considerato la normalità, e le donne precesarizzate vengono assistite senza nessuna distinzione rispetto alle primipare. In Italia purtroppo non è ancora così, troppo spesso operatori poco aggiornati ostacolano le donne che desiderano partorire naturalmente cercando di scoraggiarle, paventando rischi ingiustificati o adducendo problematiche organizzative delle strutture (vedi le scuse più frequenti per non assistere un VBAC).
Il percorso verso il VBAC inizia con la presa di coscienza della donna di volere e potere mettersi al centro del proprio parto, assumersi in prima persona le responsabilità delle scelte inerenti la propria gravidanza, acquisire informazioni corrette e aggiornate per non dover delegare ad altri la gestione del proprio corpo.
Un percorso di consapevolezza che si intraprende spesso subito dopo il cesareo, ancor prima di pensare ad una nuova gravidanza, nel quale Innecesareo si propone di fornire adeguato supporto e counselig, per favorire l'empowerment di tutte le donne.
IL VBAC IN SIGLE
VBAmC indica il parto vaginale dopo multipli cesarei (Vaginal Birth After multiple Caesarian), ad esempio:
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VBA2C parto vaginale dopo due TC
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VBA3C parto vaginale dopo tre TC
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VBA4C parto vaginale dopo quattro TC, ecc. ecc.
HBAC (Home Birth After Caesarian) è il parto in casa dopo un cesareo. Se avviene dopo multipli cesarei si parlerà di:
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HBA2C parto in casa dopo due TC
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HBA3C parto in casa dopo tre TC, ecc. ecc.
UBAC (Unassisted Birth After Caesarian) è il parto non assistito dopo un cesareo. Se avviene dopo multipli cesarei si parlerà di:
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UBA2C parto non assistito dopo due TC
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UBA3C parto non assistito dopo tre TC, ecc. ecc.
PERCHÉ SCEGLIERE UN VBAC?
Innanzitutto perché l’intera comunità scientifica è concorde sul fatto che il VBAC sia la scelta più sicura per madre e bambino, in termini di morbilità e morbosità. Considerando che i rischi di un VBAC sono equiparabili a qualsiasi altro parto, a ogni donna dovrebbe essere proposto il VBAC come prima scelta, piuttosto che un cesareo elettivo.
Vediamo in dettaglio quali sono tutti i vantaggi del VBAC per la mamma e per il nascituro.
LE ORIGINI DELL'ASSOCIAZIONE
Innecesareo ONLUS nasce ufficialmente domenica 11 novembre 2012 a Mantova, quando Francesca Alberti, la fondatrice, incontra la stampa per presentare la neonata associazione, la prima in Italia rivolta ad offrire sostegno gratuito alle donne per evitare un cesareo innecessario.
In un paese in cui il tasso dei cesarei sfiora il 40% sul totale delle nascite (a fronte del 5-15% indicato dall'OMS come indice medio di TC auspicabile) l’associazione Innecesareo è stata fortemente voluta dalla fondatrice. Francesca, una donna che dopo aver vissuto in prima persona, in giovanissima età, il trauma di un cesareo innecessario, ha intrapreso un percorso di crescita, umana e professionale, che l'ha condotta, anche grazie alle esperienze delle gravidanze successive e dei successivi cesarei, alla consapevolezza che le Donne in gravidanza cercano aiuto e collaborazione, troppo spesso senza trovarli.
Il cesareo viene frequentemente utilizzato con superficialità anche in assenza di reali indicazioni mediche, malgrado le evidenze scientifiche abbiano largamente dimostrato che il parto vaginale sia di gran lunga preferibile per tutelare la salute materno-infantile, sia a breve che a lungo termine. Le Donne arrivano troppo spesso al momento del parto con informazioni incomplete e con poca consapevolezza delle proprie capacità e dei propri diritti. Non vengono messe in condizione di espletare le proprie competenze (come partorire e allattare) e di vivere la maternità secondo i propri desideri, con consapevolezza e responsabilità, potendo esercitare la libertà di scelta, sulla base di una corretta e completa informazione.
Dal 2012 ad oggi Innecesareo ha raggiunto più di 6000 donne grazie all'omonimo Gruppo FB. Può contare su Volontarie che operano su tutto il territorio nazionale. Ha all'attivo due Convegni Nazionali con accreditamento di ECM, decine di incontri ed eventi formativi gratuiti rivolti alle Donne e agli operatori sanitari del settore materno infantile.
Oggi Innecesareo è una realtà conosciuta e apprezzata da molti (mamme e operatori) e si avvale di collaborazioni con professionisti di spicco che ne condividono il credo e gli scopi.
I VANTAGGI PER LA MAMMA
Miglior ripresa psicofisica
Il recupero dopo un VBAC è considerevolmente migliore rispetto ad un intervento di chirurgia addominale. Anche se il travaglio è intenso e complicato, la maggior parte delle madri cammina senza problemi poche ore dopo la nascita. In caso di parto in ospedale, è possibile richiedere le dimissioni anticipate dopo alcune dal parto. Normalmente le dimissioni sono nell’arco di 24/48 h. Inoltre, gli ormoni rilasciati durante il parto favoriscono una miglior ripresa. Fin dal primo momento si è in grado di assistere il proprio figlio, con enormi vantaggi per l’avvio dell’allattamento.
Facilità ad avviare l’allattamento
La fisiologia del parto favorisce il naturale processo ormonale che stimola l’avvio dell’allattamento, il contatto pelle pelle subito dopo la nascita dovrebbe essere favorito per ogni modalità di parto, anche quella chirugica, ma è più facile ottenerlo dopo un parto vaginale.
Empowerment
Tutto il percorso che porta al VBAC rappresenta un momento importante per la crescita personale della donna. La ricerca di informazione, la presa di coscienza di poter compiere le proprie scelte, il coraggio di affrontare le difficoltà con la spinta ad approfondire, rappresentano una risorsa importante per ciascuna donna, a prescindere dal modo in cui esiterà il parto. Vivere il travaglio, affrontare il dolore delle contrazioni, ancor più la fase espulsiva e la nascita sono esperienze che concorrono profontamente nella formazione della madre stessa. Anche in caso di tentato VBAC terminato in cerareo, questo percorso diventa fondamentale nella rielaborazione del proprio vissuto, consentendo una migliore accettazione anche di ciò che non è stato. Le madri che riescono in un VBAC hanno affrontato spesso delle grandi prove, in primis il parto, ma anche le loro paure, magari ambienti non favorevoli, situazioni familiari complesse. Pere questo riuscire in un VBAC viene vissuto spesso come una rivincita. Molte donne dopo un VBAC si sentono complete, soddisfatte, appagate se non addirittura esultanti.
Rielaborazione delle precedenti esperienze di parto
Il VBAC diventa una tappa fondamentale nella rielaborazione delle precedenti parti. In moltissimi casi, dopo un cesareo la madre non si sente soddisfatta della propria esperienza di nascita, in molti casi sono presenti ferite profonde, interventi sbagliati, nascite non rispettate. La ricerca del VBAC porta ciascuna donna a confrontarsi con il proprio passato, la paura che si ripresentino le stesse condizioni è spesso ricorrente. Riflettere sulle circostanze vissute nelle precedenti gravidanze, a partire dall’assistenza ricevuta durante la gravidanza e il parto fino ad arrivare alle circostanze che hanno portato all’intervento, aiuta a comprendere fino a che punto minori interventi, minori interferenze, meno medicalizzazione avrebbero potuto esitare in un parto completamente diverso. Comprendere la nascita fisiologica, aiuta a vivere la gravidanza e il parto con una maggiore conoscenza e consapevolezza. La riuscita del VBAC può rappresentare una ripacificazione con il passato, il superamento di una fase difficile. In ogni caso rappresenta un grande momento di crescita e di inteorizzazione del proprio vissuto.
I VANTAGGI PER IL BAMBINO
Il parto: stress benefico
Spesso si pensa che il cesareo elettivo sia un bene per il bambino perché l’evitare i rischi legati al travaglio sia un beneficio. Invece il travaglio e il parto sono a tutti gli effetti un passaggio importante per il nascituro dalla vita intrauterina a quella extrauterina.
Il bambino nasce quando è pronto
programmare un cesareo elettivo può in alcuni casi esporre il bambino ad una nascita anzitempo. Da un lato c’è la possibilità che la datazione da ultima mestruazione o da valutazione ecografica non corrisponda alla reale età gestazionale del bambino, dall’altro canto, la gestazione umana è assolutamente individuale e un bambino potrebbe essere ancora immaturo nonostante l’età gestazionale corretta se costretto a nascere a 39 o 38 settimana, o addirittura a 36 settimane.
Affrontare il travaglio
Come dicevamo il travaglio e il passaggio dal canale del parto rappresentano un vero allenamento del bambino alla vita extrauterina. Le contrazioni dell’utero e ancor maggiormente il passaggio attraverso il bacino materno, sono come un massaggio per i polmoni e gli organi interni del bambino. Via via che attraversano il canale, i polmoni si comprimono e si liberano del liquido amniotico, preparandosi così alla prima respirazione.
I nati con cesareo, invece, vivono il primo respiro all’improvviso, senza alcuna preparazione, per questo si riscontra tra essi, con maggiore frequenza, la sindrome da distress respiratorio. Questa complicazione può portare al ricovero in unità intensiva neonatale per la somministrazione di ossigeno, poiché la respirazione del bambino è troppo superficiale ed accelerata. Validissima motivazione per attendere, quanto più possibile, l’avvio spontaneo del travaglio anche in caso di indicazione al cesareo.
FAQ
In questo paragrafo potrai trovare le risposte alle più comuni domande che riguardano il VBAC e la possibilità di partorire naturalmente dopo uno o più cesarei.
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Qual'è il tempo minimo che deve intercorrere tra il TC e il VBAC?
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Posso chiedere la partoanalgesia (epidurale) durante un VBAC?
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L'assunzione di Apermus e altri rimedi omeopatici può aiutarmi ad avere il VBAC?
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Durante il VBAC potrebbe verificarsi una deiescenza o una rottura d'utero? Quali rischi si corrono?
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La misurazione dello spessore del SUI (Segmento Uterino Inferiore) può servire?
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Quando la gravidanza arriva oltre termine è obbligatorio ricorrere al cesareo?
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È possibile effettuare un parto podalico? Quali rischi si corrono?
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Il peso fetale elevato è una indicazione al cesareo?
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In presenza di giri di cordone intorno al feto è possibile partorire naturalmente?
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È vero che devo ripetere un cesareo perché si verificherà una sproporzione feto/pelvica e il bambino non riuscirà a passare dal canale del parto?
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Quali sono i pro e i contro sulla donazione del sangue cordonale?
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Quante ecografie in gravidanza devono essere svolte, e quando?
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Le scuse più frequenti (e fantasiose) per scoraggiare un VBAC